Nota Applicativa Bioaerosol N.7 – Addestramento all’igiene degli operatori ospedalieri in ambienti ad alto rischio
La maggior parte delle persone sa che i microrganismi sono invisibili ad occhio nudo e che sono responsabili delle infezioni ospedaliere. Ma quanti operatori ospedalieri sono realmente convinti che noi siamo circondati da organismi che si diffondono con i movimenti dell’aria?
Alcune semplici e pratiche prove possono aiutare a convincere il personale sull’importanza di questo potenziale modo di diffusione dei microrganismi durante la loro attività giornaliera.
Queste sessioni pratiche possono anche indicare i risultati dei procedimenti d’igiene applicati al fine di ridurre il numero di microrganismi e dovrebbero far parte del programma di addestramento del personale nuovo assunto.
Vengono qui di seguito riportate 5 diverse prove.
• Materiale e metodo
- Campionatore microbiologico d’aria
- Piastre a contatto con terreno nutritivo Plate Count Agar
Lo stesso volume d’aria (200/500 litri) con 3 differenti piastre a contatto è aspirato prima e dopo le azioni indicate. Il tempo di incubazione è di 24/48 ore e la temperatura di incubazione di 30/35°C.
Prova N. 1
Dimostrare che la presenza dell’uomo può introdurre contaminazione nell’ambiente a rischio.
Alla fine del trattamento di pulizia e disinfezione dell’ambiente e prima dell’inizio delle attività, si prelevano 3 campioni per ottenere un valore medio.
Lo stesso procedimento viene ripetuto durante la giornata lavorativa.
I risultati dei due differenti cicli di campionamento sono comparati per dimostrare come la presenza dell’uomo comporta una contaminazione microbiologica dell’aria.
Prova N. 2
Dimostrare l’efficacia della disinfezione aerosolizzata.
I campionamenti sono eseguiti prima e dopo la pulizia e disinfezione dell’aria.
Una netta diminuzione del numero di germi/m3 nell’aria disinfettata dimostrerà gli effetti del disinfettante impiegato in modo corretto.
Prova N. 3
Verificare il corretto impiego del disinfettante aerosolizzato.
Le procedure di disinfezione sono effettuate con diversi disinfettanti o con lo stesso disinfettante a differenti concentrazioni.
Più basso il numero di germi, più alta la idoneità ed il corretto uso dei disinfettanti.
Prova N. 4
Dimostrare che pulire con la scopa a secco il pavimento, in raffronto all’impiego di una straccio umido, è un’alta fonte di contaminazione.
Una prima serie di campionamenti dell’aria sono eseguiti sia prima della pulitura a secco, sia prima del lavaggio con straccio umido.
Una seconda serie di campionamenti sono eseguiti al termine delle due operazioni di pulizia.
Una più alta conta batterica con pulitura a secco confermerà la necessità di una corretta pulitura con straccio umido (ma pulito!).
Prova N. 5
Identificare diversi microrganismi veicolati nell’aria, impiegando terreni selettivi.
I campionamenti dell’aria sono eseguiti con differenti terreni.
I tempi e le temperature di incubazione saranno in funzione dei terreni impiegati.
L’ identificazione dei microrganismi avviene con le tradizionali metodologie.
• Conclusioni
Affinché le corrette norme igieniche siano applicate dal personale ospedaliero è imperativo ottenere il suo coinvolgimento sulla importanza delle stesse. Egli deve comprendere il motivo del controllo dell’igiene e perché si richiedono determinati comportamenti.
Queste semplici prove possono aiutare a rendere meno misterioso il mondo dei microrganismi a tutti gli operatori coinvolti giornalmente nella routine igienica ospedaliera ed a far accettare i motivi delle specifiche azioni di igiene richieste.
• Riferimenti
R. Ligugnana – Microbial aerobiology: some practical suggestions for the training of operating and risk ward staff in hygiene control. 1st International Conference of the Hospital Infection Society – London.