Nota Applicativa Bioaerosol N.14 – Ambienti a contaminazione micetica controllata (FSCV) in Ospedale
• Introduzione
I miceti veicolati dall’aria sono molto diffusi e per la maggior parte degli esseri viventi respirare loro concentrazioni ambientali non provoca alcun effetto dannoso alla salute.
Per i pazienti immunodepressi ospitalizzati esiste invece un grave rischio di infezione verso la maggior parte dei miceti che si trovano in natura e si moltiplicano alla temperatura del nostro corpo.
L’incidenza delle infezioni provocate da miceti, che un tempo erano considerati solo saprofitici, è cresciuta drammaticamente negli ultimi anni. Il sempre più diffuso uso di antibiotici e la chemioterapia hanno contribuito a questa tendenza, così pure come l‘avvento del trapianto di organo in routine, l’ introduzione di metodi per migliorare la qualità della vita, la necessità di dover contrastare nuove malattie come l’AIDS.
Il più comune genere di miceti responsabile delle infezioni opportunistiche è l‘Aspergillus.
Altri patogeni sono Acremonium, Beauveria, Chrysporium, Fusarium, Mucor, Paecilomyces, Penicillium, Scedosporium,
Scopulariopsis, Trichoderma.
Ambienti a contaminazione micetica controllata (FSCV)
Per prevenire l’insorgenza di gravi infezioni opportunistiche, i pazienti immunosoppressi sono mantenuti (o dovrebbero esserlo) in ambienti controllati dove sono aumentati i ricambi di aria, la pressione è positiva, l’aria è filtrata con filtri HEPA. Queste tecniche vanno sotto il nome collettivo di “FUNGAL SPORE CONTROL VENTILATION” (FSCV). Un tipico sistema “FSCV” garantisce una efficienza di filtrazione dell’aria superiore al 95% ed oltre 10 ricambi d’aria orari. Altri ambienti ospedalieri dove è adottato il “FSCV” sono le Camere Operatorie (in particolare quelle per interventi ortopedici, cardiovascolari e di trapianto) ed i Reparti di Terapia Intensiva.
• Monitoraggio micetico programmato
Per tenere sotto stretta sorveglianza gli ambienti confinati indicati si deve prevedere un programma a scadenze fisse delle condizioni micetiche ambientali, in modo di immediate azione correttive sull’impianto di ventilazione.
Procedura Operativa Standard
- OGGETTO
Monitoraggio ambientale in ambienti a rischio di aspergillosi invasiva del polmone ed altre malattie di origine micetica.
- OBIETTIVO
Evidenziare e localizzare possibili fonti di inquinamento per un immediato intervento correttivo.
- RESPONSABILITA’
Capo Sala – Responsabile Reparto Terapia Intensiva – Microbiologo
- MEZZI NECESSARI
Strumentazione
• Campionatore microbiologico d’aria. Fare riferimento al Manuale “Monitoraggio microbiologico dell’ambiente” per la manutenzione ed alla scheda di registrazione per la calibrazione periodica in accordo alle norme EN 45001.
• Software specifico per la registrazione dati di campionamento, risultati grezzi ed elaborazione dati per risultati finali.
Materiale
Piastre a contatto con terreno nutritivo Sabouraud Dextrose Agar.
- PROTOCOLLO
Controllo Strumentazione
Prima di iniziare il campionamento, accertarsi che la batteria del campionatore sia sufficientemente carica per aspirare il volume totale d’aria prefissato. Se ciò non si verifica, dotarsi di una seconda batteria carica per la sostituzione sul campo.
Impiego Campionatore
Disinfettare la testata dello strumento prima di ogni ciclo di campionamento, trattando la parte interna ed esterna con disinfettante spray o salviettina disinfettante. La testata, protetta dalla copertura in resina plastica, può essere sterilizzata in autoclave a 121° C per 20 minuti. Avere a disposizione almeno 3 testate pronte all’uso. In alternativa disinfettare lo strumento con un aerosol disinfettante mantenuto a circa 30 cm dalla testata mentre l’aspirazione è in funzione per circa 30 secondi.
Svitare la testata dallo strumento trattenendola sul bordo.
Evitare di toccare con le mani sia la parte interna che esterna dell’area forellata.
Inserire una piastra “Surfair” nel suo alloggiamento dello strumento e poi togliere il coperchio in plastica.
Fare attenzione che la piastra non abbia goccioline di condensa: se necessario, lasciare asciugare per qualche minuto le piastre a contatto sotto il flusso laminare sterile prima del loro impiego.
Riavvitare la testata al campionatore ed iniziare il ciclo di aspirazione dell’aria.
Ultimato il ciclo, svitare la testata, applicare il coperchio alla piastra a contatto ed estrarla.
Accertarsi che ogni piastra a contatto sia identificata correttamente con i necessari dati di campionamento.
Capovolgere la piastra, trasferirla in termostato incubatore alla temperatura e per il tempo richiesto dal terreno nutritivo specifico impiegato.
Calcolo dei Risultati
Al termine del periodo di incubazione le colonie (Unità Formanti Colonia) sono visibili ad occhio nudo sulla superficie agarizzata delle piastrine a contatto. Esiste una probabilità statistica che 1 U.F.C. sia costituita da più di un microrganismo originale in quanto microrganismi aspirati in successione potrebbero essersi sovrapposti sulla superficie del terreno. Si applica pertanto un fattore correttivo come da (vedi Tabella istruzioni). Per il calcolo finale del numero di microrganismi rapportare il numero totale di colonie contate e corretto per ogni piastrina al volume d’aria aspirata e riportare i risultati in U.F.C (Unità Formanti Tallo = UFT nel caso di muffe). per 1 metro cubo d’aria (=1000 litri di aria).
Piano di Campionamento
Prelevare in triplo campioni:
A. All’esterno dell’edificio
B. All’interno dell’ambiente considerato
C: Negli altri ambienti non a regime di contaminazione micetica controllata dell’ospedale
Campionamento esterno
Eseguire una serie di quattro campionamenti per tre giorni consecutivi, alla mattina ed alla sera, nelle vicinanze della presa d’aria dell’impianto di ventilazione o condizionamento per avere una visione generale e comparativa della popolazione fungina esterna.
Campionamento interno
Eseguire campionamenti al centro di ogni ambiente confinato ed a trenta centimetri dai bocchettoni di uscita dei condotti dell’aria condizionata/ventilazione.
Il campionamento dell’aria dovrebbe essere completato con l’esame di pareti/superfici con le piastre a contatto.
• Interpretazione risultati
Ordinare e raffrontare in ordine progressivo i livelli micetici riscontrati
1. All’esterno
2. Nell’ambiente “FSCV”
3. Negli ambienti non a regime di contaminazione micetica controllata. Ciò ci permetterà di evidenziare:
• Malfunzionamento o manutenzione inadeguata del sistema di filtrazione
• Interruzione della pressione positiva
• Localizzazione di fonti esterne di contaminazione
• Inadeguato addestramento del personale medico e paramedico
In linea di principio gli ambienti “FSCV” dovrebbero avere un contenuto micetico dell’ordine di una magnetudine inferiore a quello esterno.
Linee Guida per la valutazione degli ambienti “FSCV”
Miceti Patogeni Opportunistici <1 ufc/m3
Miceti Totali a 20°C <15 ufc/m3
Miceti Totali a 37°C <2 ufc/m3
• Riferimento
IAQ Microbiology Reference Guide – Fungal Spore Control Ventilation in Hospital – Aerotech-Kalmar Laboratories – 1998.