Agenti chimici antimicrobici per combattere la moltiplicazione microbica
La crescita dei microrganismi può essere controllata, oltre che con il calore, anche mediante l’uso di agenti chimici.
Un agente antimicrobico è un composto chimico che uccide i microrganismi o ne inibisce la crescita e può essere sia un composto naturale che un composto chimico di sintesi.
Spesso, per designare sostanze dotate di questo tipo di attività, si utilizzano parole composte dal nome del tipo di microrganismo che ne subisce l’azione e dal suffisso cida o statico, che indicano rispettivamente se il composto determini la morte o semplicemente inibisca la crescita del microrganismo.
Quindi, un fungicida sarà un composto che provoca la morte di funghi, ma non necessariamente di batteri o alghe, mentre un batteriostatico sarà un composto che inibisce la crescita di batteri. ma non necessariamente di altri tipi di microrganismi.
La distinzione tra la capacità di un composto di determinare la morte o l’inibizione della crescita di microrganismi è spesso arbitraria, in quanto lo stesso composto può essere letale ad alte concentrazioni, mentre, a basse concentrazioni, può limitarsi ad avere effetto inibente.
Per essere efficace, un agente inibente la crescita deve essere costantemente presente,poiché, se viene rimosso o neutralizzato, il microrganismo che ne subisce l’azione potrebbe, se le condizioni sono favorevoli, ricominciare a crescere.
Gli agenti antimicrobici possono essere anche molto diversi tra di loro per quanto riguarda la loro tossicità selettiva.
Alcuni sono poco selettivi e hanno effetti simili su tutti i tipi di cellule, altri sono molto più selettiví e possono, ad esempio. essere più tossici per i batteri che per i tessuti animalì.
Agenti antimicrobici dotati di tossicità selettiva sono particolarmente utili come chemioterapici per il trattamento delle malattie infettive, in quanto possono essere usati per uccidere i microrganismi patogeni senza danneggiare l’ospite.
Fonte: Bruno Pacifici – http://www.pacifici-net.it/