Caratteristiche degli spazi nel laboratorio dove si opera con livello di bio-sicurezza 1 o 2
La risposta si trova in questo documento redatto dall’ Università di Padova.
Caratteristiche di progettazione degli spazi
• Muri, soffitti e pavimenti devono essere lisci, facili da pulire, impermeabili ai liquidi e resistenti ad agenti chimici e ai disinfettanti.
• Illuminazione adeguata, evitando riflessi e luce troppo forte.
• Superfici dei banconi unite ai muri con sostanze sigillanti, resistenti a sostanze chimiche e disinfettanti e impermeabili all’acqua.
• Presenza di lavabi dotati di acqua corrente.
• Le porte devono rispondere agli standard antincendio, chiudendosi da sè e avere panelli di ispezione.
• Disponibilità di un autoclave nel laboratorio o nello stesso edificio.
• Areazione possibilmente meccanica che assicuri un flusso d’aria entrante senza ricircolo. Se non esiste areazione meccanica, le finestre devono essere apribili.
• Sistemi di sicurezza che comprenderanno:
- sistema antincendio
- impianto elettrico di emergenza
- illuminazione di emergenza
- docce di emergenza
- presidi di pronto soccorso
- dotazione per il lavaggio degli occhi.
Tabella. Attrezzature raccomandate
Attrezzatura | Rischio evitato | Caratteristiche di sicurezza |
Cappe di sicurezza biologica (Classe I) |
Aerosol e schizzi | Un leggero flusso d’aria entrante dall’apertura di lavoro. Adeguata filtrazione dell’aria in uscita |
Cappe di sicurezza biologica (Classe II) |
Aerosol e schizzi | Un leggero flusso d’aria entrante dall’apertura di lavoro. Adeguata filtrazione dell’aria in uscita. |
Cappe di sicurezza biologica (Classe III) |
Aerosol e schizzi | Massimo contenimento. |
Schermi protettivi | Schizzi di prodotti chimici | Formano uno schermo tra l’operatore e il lavoro. |
Micropipette | Rischi legati al pipettare a bocca, come ingestione di patogeni, inalazione di aerosol prodotti dalla suzione della pipetta, dal soffiare fuori liquido, dal far gocciolare la pipetta, contaminazione della estremità di suzione delle pipette | Facilità d’uso. Controllo della contaminazione della estremità di suzione della pipetta per proteggere la propipetta, l’operatore e il circuito del vuoto. Possibilità di sterilizzazione. Controllo di eventuali perdite dalla punta della pipetta |
Microinceneritori per anse | Schizzi da anse batteriologiche | Schermatura mediante tubo di vetro o di ceramica aperto ad un’estremità e riscaldato elettricamente o a gas. |
Contenitori a tenuta per la raccolta e il trasporto di materiali infetti da sterilizzare | Aerosol, perdite e fuoriuscite | Realizzati in modo da garantire la tenuta e dotati di coperchio. Durevoli. Autoclavabili. |
Autoclavi manuali o automatiche | Materiali infetti (resi sicuri per l’eliminazione o il riutilizzo) |
Progettazione soggetta ad approvazione. Efficace sterilizzazione attraverso calore. |
Bottiglie con tappo a vite | Aerosol e perdite | Contenimento efficace. |
Protezione del circuito del vuoto | Contaminazione del sistema del vuoto del laboratorio con aerosol e liquidi in eccesso |
Un filtro a cartuccia previene il passaggio degli aerosol (particelle della misura di 0,45 µm). La bottiglia per i liquidi in eccesso contiene un disinfettante appropriato. Si può usare un bulbo di gomma per chiudere automaticamente il circuito del vuoto quando la bottiglia è piena. L’intera unità è autoclavabile. |
Maschere e occhiali di sicurezza | Urti e schizzi | Lenti resistenti agli urti (quando necessario devono essere graduate o indossate sopra gli occhiali). Protezione laterale. |
Schermi facciali | Urti e schizzi | Protegge l’intera faccia Facilmente rimuovibile in caso d’incidente. |