Detti Latini

Alea iacta est
Il dado è stato tratto. Pronunciata da Caio Giulio Cesare nel 49 a.C. sulle sponde del Rubicone.
La frase allude ad una scelta o ad un’azione dopo la quale non si può più tornare indietro.

Acta est fabula
Lo spettacolo è finito: le celebri parole dell’Imperatore Ottaviano che proferì poco prima di morire.
Ex: il poliziotto fece irruzione nella stanza e puntando l’arma contro il boss mafioso disse: don Caruso acta est fabula.

Audaces fortuna adiuvat
La fortuna aiuta gli audaci. Terenzio
La “fortuna” è una personificazione, infatti nell’Antica Roma si venerava la dea fortuna che non era proprio una divinità che portava buona sorte ma era bensì la dea del fato, del caso.
In verità coloro che sono forti ed audaci spesso hanno più probabilità di superare i problemi o di riuscire a raggiungere i propri obiettivi.

Absit iniuria verbis
La parola sia lontana dall’offesa. E’ un po’ come dire senza offesa alcuna.

Accidere ex una scintilla incendia passim
A volte da una sola scintilla scoppia un incendio. Lucrezio

Ad maiora
Verso obiettivi maggiori.
E’ usata come formula di augurio verso persone che hanno ottenuto dei successi e che puntano a cose più grandi.

Ab ovo
“dall’inizio”, deriva dalla locuzione ab ovo usque ad mala: dall’uovo fino alla frutta.

Ad ùsum Delphìni [M]
“Per uso del Delfino” (il primogenito del re di Francia).
Si usa per indicare scritti alterati (per es. censurati) a certi fini.

Fonte: http://www.imperium-romanum.it/IR/cultura/detti.htm