Il Laboratorio: certo, questo non è il caso del vostro laboratorio
-I personaggi
Maria ha recentemente accettato di essere nominata la referente della sicurezza del suo laboratorio di analisi. E’ giovane, bella, entusiasta per questa opportunità, naviga in Internet per tenersi aggiornata, legge Note Applicative, consulta schede di sicurezza, conosce a memoria il testo del Decreto Legislativo N.626/94.
Luigi è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di tutti i laboratori ed occupa questa posizione da alcuni anni.
-L’assenza per malattia
Maria nota che negli ultimi 5 anni si è verificato un intensificasi di malattie definite “muscolo-scheletriche” ed ha richiamato l’attenzione del Responsabile della Sicurezza. Egli le risponde di non preoccuparsi in quanto si ratta solo di pochi denunciati casi di laboratoristi che per loro motivi personali vogliono cambiare l’attività o farsi ridurre le ore di lavoro. Inoltre non esistono norme specifiche per l’ergonomicità in laboratorio. Maria viene anche a sapere che la accidentale presenza di paraffina sul pavimento ha provocato scivolamenti. Luigi risponde che si tratta di un problema che non riguarda la sicurezza, ma di chi è addetto e responsabile della pulizia.
-L’inventario dei reagenti
Consultando l’inventario dei reagenti, Maria scopre che non è aggiornato e che alcuni prodotti acquistati nel 2001 non hanno la scheda di sicurezza. I flaconi sono allineati in ordine alfabetico e gli acidi sono conservati nella parte alta degli scaffali. Luigi risponde di non preoccuparsi più di tanto perché le schede di sicurezza si trovano nel computer e la disposizione alfabetica ha molti vantaggi di praticità.
-I Dispositivi di Protezione Individuale
Maria nota come i camici indossati in laboratorio siano solo del tipo in cotone, unisex, a volte troppo stretti per le donne, a volte troppo grandi, con buchi dovuti ad acidi. I guanti sono di taglia unica, di tipo casalingo e provette, bicchieri, cilindri, matracci scivolano facilmente. Lo schermo protettivo del viso per il travaso di liquidi corrosivi non esiste. Luigi afferma che fatto presente la situazione alla Amministrazione la quale ha risposto che non ci sono fondi sufficienti per materiale più idoneo, ma più costoso e che in ogni caso l’approvvigionamento avviene solo mediante gare.
-I mobili
Maria fa notare che gli sgabelli fanno parte degli arredi impiantati nel 1978, sono malandati e possono causare cadute e non sono ergonomici. Luigi risponde che è stata fatta una gara per questo materiale ed è pertanto previsto che nei prossimi anni verrà sostituito.
-I Dispositivi di Protezione Collettiva
Maria si accorge che la doccia di sicurezza non è stata controllata negli ultimi 12 mesi ed il suo spazio viene usato come area per scatole ingombranti di materiale monouso di laboratorio. La risposta di Luigi è chiara e ben definita “come tu puoi vedere, abbiamo problemi di spazio e ci dobbiamo arrangiare. In caso di necessità sposteremo al momento gli scatoloni. Dopotutto, negli ultimi dieci anni non abbiamo per fortuna mai avuto necessità di usare tale doccia”.
-Le porte di sicurezza
Maria si accerta come sia difficile aprire una porta di sicurezza perché un vaso con un cactus, per motivi di abbellimento, ne impedisce l’apertura. Secondo Luigi ciò non costituisce un problema perché ci sono altre quattro porte sullo stesso piano.
-Conclusioni
Quale suggerimento utile possiamo dare a Maria?