La corretta ergonomia sul banco di laboratorio

Occhi

- ridurre i riflessi e il riverbero sullo schermo (schermi di protezione)
- mantenere pulito il monitor da impronte e polvere (prodotti per la pulizia dello schermo)
- tenere il monitor ad una distanza compresa tra i 50 e i 70 cm
- posizionare il monitor perpendicolarmente rispetto alle fonti luminose (es.finestre)
- disporre i documenti da copiare nello stesso raggio visivo del monitor (leggio)
- distogliere periodicamente lo sguardo dal monitor e far riposare gli occhi (pause di 15 minuti ogni due ore legge626/94 art.54 per i videoterminalisti)

Testa, collo e spalle

- posizionare la parte superiore del monitor poco sotto l’altezza degli occhi (supporto del monitor)
- predisporre la postazione di lavoro in modo tale da ridurre i movimenti di testa e collo (leggio)
- agevolare la copiatura di testi utilizzando un portadocumenti posizionato all’altezza del monitor (leggio)
- tenere una corretta postura appoggiando la regione lombare allo schienale e mantenendo l’angolazione delle gambe a 90° (poggiapiedi)

Mani, polsi e braccia

- tenere allineati e paralleli al pavimento mano, polso e avambraccio
- utilizzare un piano d’appoggio comodo e stabile per gomiti e polsi (poggiapolsi)
- posizionare il mouse in modo tale da tenere l’avambraccio a 90° rispetto alla tastiera e sempre appoggiato alla scrivania
- ridurre i punti di pressione su muscoli, tendini e nervi attraverso un comodo supporto per i polsi (poggiapolsi)
- variare i movimenti di polso e mano attraverso piccole rotazioni ad intervalli regolari di tempo

Schiena

- utilizzare tastiera e mouse, appoggiando l’avambraccio alla scrivania in una posizione comoda e naturale, senza tensioni e punti di pressioni per muscoli e tendini (poggiapolsi)
- tenere eretto il busto e appoggiare la zona lombare allo schienale
- posizionare la parte superiore del monitor poco sotto l’altezza degli occhi (supporto per monitor)
- appoggiare completamente i piedi a terra o sul poggiapiedi in modo da mantenere le gambe parallele al pavimento (poggiapiedi)
- ridurre al minimo i movimenti di collo e testa mentre si usa la tastiera (leggio)
- prevenire la stanchezza muscolare con pause ed esercizi di rilassamento

Gambe e piedi

- regolare la sedia in modo da riuscire ad appoggiare completamente i piedi al terreno o sul poggiapiedi
- lasciare uno spazio tra la sedia e il retro del ginocchio
- esercitare piccoli movimenti con piedi e gambe anche da seduti per tenere attiva la circolazione sanguigna
- supportare gambe e piedi con l’uso di un poggiapiedi, obbligatorio ai sensi della legge 626/94 per i video-terminalisti che lo richiedono.

Sedentarietà

Oggi c’è una nuova malattia, la sedentarietà, che a sua volta ne genera molte altre. La sedentarietà è una trappola per la salute e in passato i medici hanno sottovalutato l’importanza salutistica dell’attività fisica, ma gli studi epidemiologici sugli individui longevi hanno rivalutato il ruolo, non casuale, dell’attività fisica nel benessere complessivo dell’organismo. All’argomento ha dedicato un libro Eugenio Del Toma, noto nutrizionista e grande divulgatore di scienza dell’alimentazione, partendo dal presupposto che “nessuno è talmente sano da potersi permettere impunemente la sedentarietà”. Il libro è intitolato “Mangiare per correre” e spiega in modo chiaro, semplice e al tempo stesso rigorosamente scientifico i rapporti fra l’alimentazione, l’attività fisica e la salute. E’ al tempo stesso una guida pratica ricca di spunti e suggerimenti per tutti i consumatori, il tutto corredato da consigli sulla scelta degli alimenti (Eugenio Del Toma, “Mangiare per correre”, Editori Laterza, 7,5 euro).