Nota Applicativa Chimica N.9 – Linee guida per un corretto impiego della cappa chimica di laboratorio
- Introduzione
Le cappe chimiche di laboratorio per l’aspirazione dei fumi servono per evitare l’esposizione degli operatori a vapori tossici, infiammabili, gas e aerosol.
Una tipica cappa è costituita da una cabina che ha frontalmente un finestra movibile verticalmente, in vetro di sicurezza. La pressione negativa interna evita la fuoriuscita di vapori tossici all’interno del laboratorio che, una volta espulsi all’esterno, si diluiscono nell’atmosfera con un effetto insignificante per la salute umana. In presenza di fumi nocivi essi vengono rimossi con l’impiego di uno “scrubber”.
La velocità di ingresso dell’aria nella cappa è determinante per il suo corretto funzionamento: una eccessiva velocità spesso determina turbolenza con conseguente riduzione di tenuta, mentre una velocità insufficiente ne compromette le prestazioni. In genere la velocità dovrebbe essere di 0,5 m/s.
- I componenti di una cappa chimica
1. Il corpo della cappa. E’ la parte visibile della cappa chimica e serve a contenete i gas ed i vapori pericolosi.
2. Il vetro frontale. E’ la porta della cappa, movibile in senso verticale, che deve essere tenuta sollevata alla altezza indicata dal produttore per massimizzare la cattura dei contaminanti. Il vetro deve essere sollevato completamente solo durante le fasi di preparazione dell’attività e riportato nella posizione di lavoro immediatamente. Durante il periodo di inattività il vetro deve essere completamene abbassato.
3. Griglia frontale inferiore e laterale. Ha lo scopo di facilitare il movimento del flusso d’aria e di prevenire la creazione di turbolenze.
4. Superficie di lavoro. E’ la superficie sulla quale sono appoggiati gli strumenti analitici e sulla quale l’operatore lavora.
5. Il sistema di aspirazione superiore. Una determinante parte ingegneristica della cappa per aspirare i gas e garantire un regolare ingresso dell’aria aspirata alla base della cappa.
6. Apertura frontale. E’ il piano immaginario che si trova tra la parte inferiore del vetro frontale ed il piano di lavoro. La velocità dell’aria in ingresso è misurata in questa posizione.
- Linee Guida per l’impiego efficiente di una cappa chimica.
Il livello di protezione di una cappa chimica è influenzato dal modo di come essa viene utilizzata. Nessuna cappa può garantire un adeguato contenimento dei fumi se non si adottano le BPL ed in particolare occorre la disponibilità di una specifica Procedura Operativa Standard (“POS”).
(A) Tutti i materiali contaminati, maleodoranti o pericolosi devono essere rimossi dalla cappa dopo la loro decontaminazione od introdotti in contenitore ermetico per evitare il rilascio di contaminanti nell’aria del laboratorio.
(B) Operando sotto cappa, l’operatore deve mantenere il viso ad adeguata distanza dal vetro frontale ed essere allertato a possibili variazioni del flusso d’aria.
(C) Indossare sempre gli occhiali di sicurezza e, nel caso di rischio di esplosione, usare lo schermo protettivo.
(D) Non eseguire movimenti rapidi o scomposti, non usare ventilatori o camminare velocemente nei pressi della cappa per evitare disturbi al flusso d’aria.
(E) Sostituire le sostanze chimiche pericolose con prodotti meno volatili.
(F) Mettere in atto cambiamenti (esempio metodi e sistemi di travaso) per migliorare sicurezza e ridurre le immissioni nell’ambiente esterno.
(G) La cappa deve rimanere sempre chiusa, quando non utilizzata per massimizzare la conservazione dell’energia.
(H) Mantenere libere le pareti interne della cappa da strumentazioni o contenitori per evitare ostruzioni al corretto flusso d’aria.
(I) Il vetro frontale deve rimanere abbassato il più possibile.
(L) In caso di mancanza di energia, lasciare sollevato il vetro frontale di circa 2 cm per mantenere l’effetto ciminiera.
(M) Fare attenzione a fogli di carta, alluminio o materiali leggeri che potrebbero andare a restringere / ostruire i dotti con conseguente riduzione del flusso d’aria.
(N) Non utilizzare la cappa come deposito di materiale o reagenti.
(O) Limitare l’impiego di reagenti, introdurre in cappa solo quelli strettamente necessari per la procedura in atto.
(P) I liquidi infiammabili devono essere conservati negli appositi armadi.
(Q) Tutti i contenitori dei reagenti devono rimanere ermeticamente chiusi.
(R) Controllare periodicamente il flusso d’aria con il “smoke test”.
- Conclusioni
La corretta applicazione della Buona Prassi di Laboratorio, Buona Prassi di Sicurezza, Buona Prassi Igienica è fondamentale per la corretta utilizzazione di una cappa chimica al fine di proteggere l’operatore, il laboratorio chimico, l’ambiente.