Nota Applicativa Clean Room N.6 – L’importanza del corretto impiego di maschera e guanti in ambienti a contaminazione controllata

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Introduzione

L’indossare la maschera ed il calzare i guanti sono due punti fondamentali per chi deve operare in un ambiente a contaminazione controllata. Ciò è determinante sia per non portare contaminazione nell’ambiente e proteggere prodotto o paziente, ma anche per proteggere l’operatore.

Niente è più valido di una dimostrazione pratica per sensibilizzare e convincere gli operatori sull’importanza di tale pratica e per addestrare ad un corretto impiego di questi dispositivi. L’addestramento è pertanto un punto fondamentale per raggiungere lo scopo di ridurre il rischio di contaminazione ambientale.

Le foto di questa nota riprese dal volume “Clean Room Technology” di W. White (J.Wiley & Sons, LTD) possono aiutare in questa direzione.

 

Il bio-aerosol

Lo starnuto, il colpo di tosse ed il parlare ad alta voce disperdono in genere nell’aria particelle inerti e microrganismi trasportati da particelle che sono indicate nella tabella.

 

Uno starnuto: 1.000.000 Particelle inerti e  39.000 microrganismi

Un colpo di tosse: 5.000 Particelle  e 700 microrganismi

Parlare ad alta voce: 250 Particellee  40 microrganismi.

 

Particelle e microrganismi sono dispersi nell’aria attraverso le goccioline di saliva che contengono sali e batteri.

 

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La foto mostra le goccioline prodotte da uno starnuto e riprese da una fotografia ad alte velocità.

 

Le goccioline e le particelle che si emettono dalla bocca variano in dimensione da 1 micron a 2000 micron; il 95% di esse hanno un diametro compreso tra 2 e 100 micron con una media di 50 micron.

Per quanto la carica batterica della saliva sia in genere molto elevata, non tutte le particelle emesse trasportano microrganismi. Ciò che succede a queste particelle espulse dalla bocca dipende dalla loro dimensione e dalla velocità di essiccazione e di caduta. Se sono larghe la loro velocità di sedimentazione causata dalla forza gravitazionale è alta, si depositano rapidamente e non hanno il tempo necessario per essiccarsi. Le particelle più piccole rimangono più a lungo in sospensione, ma tendono ad essiccarsi ed a farsi trasportare dalle correnti d’aria attraverso il sistema di circolazione/ventilazione ambientale (nella terminologia anglosassone sono definite “droplet-nuclei”).

Una particella acquosa di 100 micron scende alla velocità di circa 1 metro ogni 3 secondi, mentre una particella di 10 micron richiede circa 5 minuti. Per evaporare una particella di acqua di 1000 micron richiede circa 3 minuti, una particella di 200 micron richiede 7 secondi, una particella di 50 micron 0,4 secondi. Si può calcolare che, perché una particella si essichi prima di cadere a distanza di un metro, deve essere inferiore a 200 micron.

Tutto questo spiega perché si deve indossare la maschera al fine di evitare che una gocciolina di saliva vada a depositarsi su un prodotto a rischio.

La mascherina protettiva

La maggior parte delle particelle espulse dalla bocca (circa il 95%) sono di sufficiente diametro ed inerzia per essere proiettate ed intrappolate dalla superficie interna della mascherina protettiva. Una perdita di efficienza può essere attribuita al passaggio delle particelle attraverso i bordi della mascherina a contatto con la pelle.

Sono in genere particelle con il diametro inferiore a 3 micron.

Le mani

La pelle delle mani presenta milioni di squame e di microrganismi unitamente a grassi e sali. Per evitare che siano trasferiti su prodotti potenzialmente contaminabili, gli operatori devono indossare guanti e mantenerli puliti.

La foto riportata, relativa all’impronta microbiologica delle dita di un operatore, più di molte parole, illustra quanti germi albergano su una mano anche dopo un lavaggio superficiale.

Riferimento

W. White – CleanRoom Technology – Fundamentals of Design, Testing and Operation – John Whiley & Sons, LTD – Chicester – UK.