Nota Applicativa Sicurezza N.8 – Gestione dei rifiuti nel laboratorio di analisi
RIFIUTI SPECIALI ASSIMILATI AGLI URBANI
Sono rifiuti speciali assimilati agli urbani in generale:
- i rifiuti provenienti dall’attività di ristorazione e residui di pasti;
- gli imballaggi non contaminati né da agenti chimici né da agenti biologici (carta, cartone, plastica; legno; ecc.);
- la spazzatura;
- i rifiuti cartacei provenienti dagli uffici;
- i contenitori in vetro non contaminati né da agenti chimici né da agenti biologici;
- gli indumenti monouso non contaminati;
- il materiale metallico non ingombrante (lattine; fusti; ecc.);
- materiali provenienti da attività di giardinaggio;
- assorbenti igienici non contaminati.
RACCOLTA DIFFERENZIATA di CARTA e CARTONE
Riguarda carta e cartoncino non contaminati né chimicamente né biologicamente costituiti da: fogli di carta, depliant e volantini, giornali, riviste, quaderni, libri, documenti non contenenti dati sensibili, manuali, cartoni per bevande (es. in tetra pak), scatole di carta e cartoncino. etc.
RACCOLTA DIFFERENZIATA di VETRO, PLASTICA e METALLO
Riguarda contenitori in vetro, plastica, metallo costituiti da: bottiglie, vasetti e barattoli di plastica; buste e sacchetti di plastica; lattine per bevande; vaschette e fogli in alluminio; scatolame di metallo per alimenti etc. I rifiuti vetrosi non contaminati da agenti biologici e/o chimici, provenienti dai laboratori, vanno conferiti nei contenitori per la raccolta differenziata del vetro.
RIFIUTI A RISCHIO CHIMICO
In tale categoria di rifiuti sono ricompresi sia i rifiuti solidi che i rifiuti liquidi.
Reagenti fuori specifica: si intendono i reagenti, liquidi o solidi, utilizzati nelle attività di
laboratorio. Tali rifiuti, contenuti negli imballi originari vanno allocati per compatibilità chimica, e stesso stato fisico in contenitore omologato. Le operazioni di imballaggio sono
effettuate presso il Reparto richiedente da personale con competenza chimica del reparto stesso.
RIFIUTI SPECIALI, PERICOLOSI – RISCHIO CHIMICO
Scarti di laboratorio.
Per Scarti di laboratorio si intendono tutti quei materiali liquidi o solidi risultanti dalle attività di laboratorio, ove venga fatto uso di reagenti chimici vari. Tali scarti sono quindi costituiti da miscele di prodotti diversi suddivise per caratteristiche chimico-fisiche e compatibilità chimiche. Le miscele di scarto verranno stoccate nelle taniche ONU (liquidi) e fusti ONU (solidi).
GENERAZIONE DEL RIFIUTO SPECIALE PERICOLOSO E CONFEZIONAMENTO.
Si considera generato il “rifiuto” quando il detentore/utilizzatore decide di chiudere l’idoneo contenitore in quanto ritenuto riempito e appone sul contenitore stesso l’apposita Etichetta .
Nell’etichetta devono essere riportate le seguenti informazioni:
- tipo di rifiuto individuato con codice CER
- composizione del rifiuto (individuazione della composizione mediante il criterio della prevalenza”;
- la matrice (acquosa; organica) nella quale sono sciolti i contaminanti;
- descrizione /stato fisico/caratteristiche rifiuto;
- il Reparto di provenienza e firma del Direttore del Reparto;
- data della consegna.
RIFIUTI A RISCHIO INFETTIVO
Per rifiuto speciale sanitario a rischio infettivo si intende qualunque rifiuto proveniente da lavorazioni che abbiano avuto contatto con materiale infetto o potenzialmente infetto. Si intendono quindi tutti i rifiuti provenienti da qualunque manipolazione con prodotti biologici (liquidi biologici, colture cellulari, animali provenienti da laboratori,ecc.).
I rifiuti speciali sanitari a rischio infettivo prodotti in una struttura sanitaria o assimilabile sono tutti riconducibili al codice CER 180103*, soggetti a normativa ADR (UN 3291).
La manipolazione dei rifiuti di tipo sanitario richiede quindi le stesse cautele richieste durante la normale attività di laboratorio e dipenderà dalla classe di rischio che esibiscono i microrganismi.
In base DPR 15 luglio 2003, n. 254, i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, qualora avviati ad incenerimento non necessitano del processo di sterilizzazione né di disinfezione Pur tuttavia, dato il potenziale rischio che possono esibire i rifiuti a rischio infettivo, ove possibile, dovranno subire un trattamento di sterilizzazione prima di essere allontanati dai luoghi di produzione per avviarli a smaltimento.
Fonte: Loredana Musmeci. Appunti durante il Convegno ACCREDIA – La gestione dei Rifiuti in un Laboratorio di Prova, Istituto Superiore di Sanità. 2012.