Nota Applicativa Sterilizzazione N.10 – Validazione biologica ciclo di sterilizzazione

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Introduzione

L’utilizzo di indicatori biologici si rende indispensabile per verificare o validare un ciclo di sterilizzazione e valutarne l’efficacia.

 

Caratteristiche

Gli indicatori Biologici, simulano una popolazione microbica più grande ed attiva di quella che normalmente si riscontra in un ciclo di sterilizzazione.

Le caratteristiche di un buon indicatore sono:

o Aver dimostrato resistenza ad un particolare tipo di sterilizzazione

o Non essere patogeno

o Fornire un’indicazione diretta che si sono avverate le condizioni letali (condizione di uccisione dei microrganismi)

 

Posizionamento dell’indicatore biologico

Di norma l’indicatore viene posizionato nel punto più critico della camera di sterilizzazione, ovvero il punto in cui la penetrazione del vapore è più difficoltosa oppure dove è più difficile raggiungere le temperature necessarie alla sterilizzazione.

Nel caso di un carico liquido questo punto è il centro della soluzione da sterilizzare.

Risulta pertanto necessario un indicatore che abbia le seguenti caratteristiche:

o Deve poter affondare nel centro del liquido. Non deve galleggiare.

o La spora non deve mai entrare in contatto con il liquido. Deve essere un sistema chiuso.

 

ESEMPIO DI PROCEDURA OPERATIVA STANDARD

- Oggetto

Validazione a scadenza programmata dei cicli di sterilizzazione dell’autoclave in dotazione al laboratorio

di microbiologia per i carichi liquidi (es: Terreni di coltura).

- Obiettivo

Accertare che il procedimento di sterilizzazione in autoclave sia conforme alle specifiche richieste dalle

singole procedure e che venga raggiunto e mantenuto lo scopo della distruzione di tutte le forme

vegetative e sporigene dei microrganismi contenuti nei prodotti sottoposti a trattamento di autoclavatura.

- Riferimenti

Farmacopea ufficiale, norme SINAL per la taratura di autoclavi, Buona Prassi di Laboratorio

- Glossario

- Indicatore biologico, Dvalue, Zvalue, tempo di uccisione, tempo di sopravvivenza, incubatore, Fo, Geobacillus stearothermophilus, spore

- Responsabilità

Capo tecnico del laboratorio microbiologico.

- Materiale

- Incubatore termoregolato che raggiunga la temperatura di 55°-60°C

- Sacchetti per distruzione in autoclave del materiale utilizzato al termine della prova.

- Fiala di vetro pronta all’uso contenente spore di Geobacillus stearothermophilus ATCC 7953 (popolazione 105, 106) sospesi in uno o quattro ml di terreno nutritivo e indicatore di pH munito di certificato indicante prodotto, specie, popolazione, Dvalue, Zvalue, Tempi di uccisione e sopravvivenza.

Poiché le spore sono a diretto contatto con il terreno nutritivo, si richiede di conservare le fiale a temperatura refrigerata onde evitarne l’attivazione.

Tempo di sopravvivenza (in minuti) = non meno di:

(valore D riportato in etichetta) X (Log10 del conteggio di spore riportato in etichetta – 2).

Questo è il tempo al di sotto del quale le spore risulteranno SEMPRE attive.

Tempo di uccisione (in minuti) = non più di:

(valore D riportato in etichetta) X (Log10 del conteggio di spore riportato in etichetta + 4).

Questo è il tempo al di sopra del quale le spore risulteranno SEMPRE distrutte. Il ciclo di sterilizzazione pertanto dovrà necessariamente avere un Fo pari almeno al tempo di uccisione.  

- Protocollo

- Posizionare un indicatore all’interno dell’autoclave nel punto più critico come descritto nel paragrafo Posizionamento dell’indicatore biologico. In caso di camere con alti volumi, il numero di indicatori può essere più di uno.

- Tenere un indicatore fuori dall’autoclave. Esso sarà il controllo positivo.

- Alla fine del ciclo incubare a 55/60°C

- Verifica del risultato

- A seconda del terreno di coltura utilizzato, si può ottenere una risposta in uno o sette giorni. Le norme di Farmacopea attualmente prevedono comunque un’incubazione di sette giorni. Possono verificarsi 3 casi:

Caso 1: Il campione sottoposto a sterilizzazione in autoclave non subisce viraggio di colore a testimonianza della mancata crescita. Il controllo positivo (quello non sterilizzato) vira al giallo, a testimonianza dell’avvenuta crescita.

Significato: Il processo di sterilizzazione è avvenuto correttamente.

Azioni correttive: Nessuna.

Caso 2: Entrambi i campioni virano al giallo, a testimonianza dell’avvenuta crescita del microrganismo.

Significato: Il processo di sterilizzazione non è avvenuto correttamente poiché anche nel campione sottoposto a trattamento è avvenuta la crescita del microrganismo.

Azioni correttive: Verificare che l’ Fo sia sufficientemente alto rispetto al tempo di uccisione del batterio. Replicare eventualmente il processo. Qualora si ripeta questo risultato, modificare i parametri di sterilizzazione (aumento tempo e/o temperatura.

Caso 3: Entrambi i campioni non cambiano colore, a testimonianza della mancata crescita del microrganismo.

Significato: Ci potrebbero essere problemi nella crescita delle spore. Il risultato non è attendibile.

Azioni correttive: Verificare che l’indicatore non sia scaduto. Verificare con un termometro che la temperatura di incubazione del termostato sia effettivamente 55/60°. Ripetere l’analisi ed eventualmente contattare il produttore dell’indicatore biologico

- Periodicità del controllo di validazione

A seconda dei casi, la validazione può essere effettuata con cadenza varia. Almeno una volta al mese.