Record scalata in solitaria Eiger
Ueli Steck
Ueli Steck ( 4 ottobre 1976) è un alpinista e arrampicatore svizzero. È divenuto famoso per le sue solitarie e record di velocità su impegnative pareti delle Alpi. (nord dell’ Eiger, del Cervino e delle Grandes Jorasses).
Ha vinto per ben due volte il Piolet d’Or, il massimo riconoscimento alpinistico: nel 2009 per la nuova via sul Tengkangpoche con Simon Anthamatten e la seconda nel 2014 per l’apertura in solitaria in 28 ore di una nuova via sulla parete sud dell’ Annapurna.
Nel 1995, a soli 18 anni, sale per la prima volta la parete nord dell’ Eiger. Seguono molte salite sulle Alpi che gli permettono nel 2001 di effettuare la prima spedizione extra-europea sul monte Pumori, aprendo una nuova via sulla parete ovest . La sua crescente fama gli permette di fare dell’alpinismo una professione.
Nel 2007 balza agli onori della cronaca per la salita in solitaria e in meno di quattro ore (3 ore, 54 minuti) della parete nord dell’Eiger, La parete nord dell’Eiger è una delle sei più grandi ed impegnative pareti nord di tutte le Alpi, alta oltre 1800 metri e si trova in Svizzera sopra la valle di Grindelwald.
L’anno successivo, dopo un lungo allenamento mirato, gli ci sono voluti solo 2 ore 47 minuti per affrontare il 1800 metri di ghiaccio verticale e roccia, superando il suo stesso record di ben 1 ora e 7 minuti (vedi il video).
Per realizzare questa impresa Steck ha dovuto salire senza l’aiuto di nessun mezzo di sicurezza, in quanto questo lo avrebbe rallentato.
La prima scalata di questa parete risale al 1938 e la vetta fu raggiunta dopo 3 giorni di arrampicata. Per capire le difficoltà estreme di questa parete si ricorda che, nel tentativo di raggiungere la vetta, sono morti ben sessantaquattro alpinisti .
L’anno successivo, dopo un lungo allenamento mirato, abbassa il suo stesso record addirittura di un’ora, fermando il cronometro a 2 ore, 47 minuti e 33 secondi, record tuttora imbattuto per l’arrampicata libera,
Nel 2009 sale il suo prima ottomila, il Gasherbrum II, per la via normale. Nel 2011 con la spedizione Project Himalaya tenta di salire tre ottomila in una stagione. Ne sale due, lo Shisha Pangma con un tempo record di 10 ore e mezza e il Cho Oyu. Deve invece rinunciare all’ Everest a 150 metri dalla cima per un rischio di congelamento.
Il 9 ottobre 2013 riesce nell’apertura in solitaria di una nuova via direttissima sulla parete sud dell’ Annapurna, in sole 28 ore tra andata e ritorno dal campo base avanzato e raggiungendo la vetta di notte.